Scroll to top

#indugiamo

#indugiamo

Giovedì 16 aprile

Dal 9 marzo ho deciso, con qualche giorno di anticipo rispetto a quanto richiestoci, di restare a casa.
Ho passato una decina di giorni a riordinare lo studio.
Con sempre maggior frequenza mi sono ritrovato a indugiare sulle cose che mi venivano tra le mani.
Mi capita spesso di perdermi, ma ora di più.
Disegno doodles.
Più indugiavo su alcuni oggetti, progetti, scritti, fotografie, libri, meno mi perdevo e più mi ritrovavo.
Ritrovavo il filo del pensiero. Potrei dire me stesso, ma non vorrei esagerare.
Un giorno ho sentito la consapevolezza che l’indugio era la chiave per vedere, meglio e più chiaramente.
L’indugio aumenta la consapevolezza.
Ne ho parlato con Silvia, con i miei figli, con qualche amico e con qualche amico fotografo.
Poi, come sempre accade dopo l’indugio, viene il momento dell’azione e ho deciso di condividere queste mie sensazioni.

Il 30 marzo, dopo aver parlato con Settimio (che penso preferisca restare defilato…) e Lorenzo, ho deciso di lanciare #indugiamo sul mio account Instargam.
Nel frattempo Alessia Locatelli per Red Lab Gallery, Maria Teresa Cerretelli per Arts Life e Luisa Catucci per Luisa Catucci Gallery di Berlino mi avevano contattato per tre differenti interviste e ho accennato anche a loro il progetto.

Alla base del tutto, incredibile a dirsi, ci sono un Re e un Principe.
Re Carlo Alberto che ai tempi del liceo a Torino mi aveva davvero preso, in controtendenza con chi si esaltava per le gesta di Re Vittorio Emanuele II.
Fu proprio lui che nel 1848 dopo anni di indugi promulgò lo Statuto Albertino che rimase in vigore per quasi 100 anni e fece da padre alla nostra Costituzione!
Mi attraeva la sua fatica, per primo con se stesso e poi verso tutto e tutti, per ammodernare il suo regno.
Non ha mai perso di vista il traguardo e il traguardo per entrare nella storia lo ha ben raggiunto.
Il principe è Il Piccolo Principe che ci ha lanciato questo messaggio di una forza dirompente: ciò che rende speciale qualche cosa è il tempo e l’impegno che noi dedichiamo a quella cosa.

Indugiare è un verbo che rappresenta una attività decisamente non alla moda fino a gennaio scorso.
Si diceva: sono impegnatissimo, non ho tempo.
Chi era più impegnato era più figo.
Molti agivano, pochi pensavano, nessuno indugiava.
Ora abbiamo tempo.
Ascoltiamoci, impariamo a guardare per vedere, osserviamo, pensiamo, indugiamo.
Il tempo per agire verrà.

Io, con la tecnologia, sono sempre lì a litigare e, senza Caterina Fiocchi la mia assistente, faccio il doppio di fatica.
Presentando #indugiamo ho pensato a qualche cosa di molto semplice.

Con il mio primo post del 31 marzo proponevo di guardarci intorno nelle nostre case: di guardare per vedere; di scattare delle fotografie del sentire oltre che del vedere e di commentare lo stato d’animo di quel momento.
Chiedevo di aggiungere #indugiamo e, volendo, @edoardo_romagnoli
Ho suggerito quattro temi:
Linea
Curva
Spigolo
Calore
Ho invitato tutti a scegliere un tema e seguirlo nel tempo; scrivendo ciascuno il proprio diario per immagini.
Le foto cominciavano ad arrivare.
Dopo Red_Lab_Gallery e Arts_Life anche Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo a firma di Chiara Vanzetto.
Balzare da 60 a 120 post è stato un attimo.
A chi mi chiedeva quale fosse lo scopo di tutto rispondevo che era il piacere di pensare tutti insieme in un nuovo modo.
Non c’è una gara, non c’è un premio ma tutti diventeremo più ricchi.
Poi ho iniziato a pensare che se le condizioni lo avrebbero permesso si poteva ipotizzare una …mostra?…una pubblicazione?
E ho parlato con Riccardo e Giorgio.
Ieri, il 15 aprile, abbiamo raggiunto e superato i 400 post e oggi abbiamo acquisito il dominio www.indugiamo.it
Eccoci qui.

 

Venerdì 15 maggio

Il mio intento, come ho detto, era di sollecitare all’indugio consapevole.
Volevo trovare qualcuno con il quale condividere questo atteggiamento, l’indugiare appunto.
Ci siamo ritrovati in tantissimi e vi ringrazio uno per uno.
Abbiamo visto immagini, letto testi, ci siamo lasciati coinvolgere.
Ogni giorno scoprivo e commentavo i post di tutti.
Qualche volta ho ricevuto risposte al mio commento ed è iniziata una chiacchierata.
Ci siamo ascoltati.
Non ci sono concorsi, non ci sono premi in palio, il nostro è un lungo tavolo digitale al quale ci si siede e si chiacchiera.
Ci sarà chi avrà imparato a indugiare in modo virtuoso, chi indugia per indole e chi non vorrà mai più indugiare.
Per non perdere tutti i nostri indugi e per ospitarne tanti altri di nuovi c’è il sito web www.indugiamo.it

Siamo tutti invitati!

È escluso qualsiasi scopo di lucro.
L’idea si basa sulla curiosità di scoprire quanto, tanto, ci sia dietro a ogni indugio e sulla possibilità di riunire, in un unico contenitore ben raggiungibile, la creatività di tutti noi.

Ad occuparci di questa parte del progetto saremo:
Riccardo Costantini – Gallerista
Giorgio Racca – Artista, editore, sviluppatore del progetto
Edoardo Romagnoli – io,…che ho ideato il progetto
Lorenzo Salvatori – Fotografo

Pubblicheremo una selezione delle immagini e i commenti che, secondo noi, meglio hanno accolto lo spirito del progetto.

Per ogni domanda, curiosità, confronto scriveteci: info@indugiamo.it

 

Edoardo Romagnoli

autori

chi siamo

contatti

autori

chi siamo

contatti